Friday, November 30, 2012

Nettuno

Acrilici su tela.
Come spesso mi accade anche in questo caso l’idea mi è venuta da un sogno o da un’immagine vista ad occhi chiusi.


E’ un inno al mare o a “la mar, come lo chiamano in spagnolo quando lo amano” diceva Hemingway. Il dio del mare nuota e il colore turchese dei suoi capelli si confonde con le onde del mare. E’ l’idea di libertà, l’uomo che nuota nel mare infinito lo associo ad una cara persona persa da poco. Lo immagino così, che nuota libero e ricco come un re, come un dio. In alto c’è un sole a forma di spirale multicolore. La luce si espande senza una definizione nè una fine, continua indefessa e per questo rappresenta l’infinito. Mi piace l’idea di qualcosa che non termina mai. La figura è ripresa da una scultura di Giuliano Vangi.