Tuesday, July 1, 2014
Saturday, February 8, 2014
Korrigan
I Korregan sono elfi malvagi nei racconti della mitologia bretone, letteralmente significa "piccolo nano". Hanno avuto diffusione in Bretagna, Guascogna, Pirenei (in Francia) e sono descritti come esseri piccoli con una grossa testa e lunghi capelli arruffati, con occhi di colore rosso rubino, artigli di gatto al posto delle dita e zampe di anatra. Durante la notte si racconta che i Korrigan bruciano l'erba sotto i loro piedi ed eseguono le loro danze rituali. Se ballano in cerchi in una notte di luna piena, dopo rimangono sul terreno le loro tracce, che la gente chiama "i cerchi degli elfi".
Ho scoperto l'esistenza di questa leggenda grazie alla lettura di un noto libro giallo, riprodotto anche a cinema e a teatro, "Il fantasma dell'Opera". E' ambientato nella Francia dell'800 e l'autore fa riferimento ai racconti leggendari e alle danze dei Korrigan.
Cosa molto curiosa, questi strani esserini e queste leggende sono molto simili a quelli raccontati dai miei nonni inerenti alla tradizione salentina. In questo caso si parla di un folletto, il suo nome è Lauru o meglio Laurieddhu. Pare esteticamente un lontano parente dei vicini francesi. Si narra che invece delle danze rituali si divertiva nel fare dispetti a persone e animali durante la notte. I suoi preferiti erano: solleticare la pianta dei piedi, tirargli le coperte, sedersi sullo sterno impedendogli il respiro, intrecciare i capelli o la coda ai cavalli, buttare per aria le suppellettili domestiche.
Dopo queste piccole curiosità e ricerche ho realizzato la copia di alcuni bozzetti e presto mi divertirò anch'io nel riprodurre il mio piccolo Korringan o folletto malvagio in pasta di legno, vedremo cosa ne esce.
O sarò maledetta per sempre?... Chissà!
Sunday, January 19, 2014
I'm sorry!
Pastelli, gessetti e carboncino su F4, con cornice in feltro e plexiglass.
Copia de L'attore di Picasso circondata dal kitsch moderno. Un'opera che si autodistruggerà fra 5 minuti. Chiedo scusa per la sovversione ottica di chi guarda.
Wednesday, January 8, 2014
La Trahison des images
Vernice, stucco e acrilici su tela.
Come Magritte mette in risalto la differenza fra l'oggetto reale e la rappresentazione dell'oggetto, ho rappresentato la musica e gli stereotipi simbolici di questa, sottolineando che non è la rappresentazione di una musica ma la figurazione della stessa, anche se non si tratta di un oggetto ma di un'altra forma d'arte espressiva come la pittura.
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